Cresime 2023

La composizione si gioca su due elementi: il numero 7 e il colore rosso 

Sulla struttura in metallo si sviluppano sette punti fioriti i cui elementi focalizzanti sono i ceri accesi. Essi ci ricordano l’invocazione che la Chiesa rivolge a Dio in occasione della Pentecoste: “Vieni, Spirito Santo!…Riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo Amore!

Il numero “Sette”  è simbolo dei sette doni dello Spirito Santo ed esprime la totalità dell’universo in movimento: 4 (simbolo della terra con i suoi punti cardinali)  + 3 (simbolo del cielo) e Gesù ci invita a perdonare fino a “settanta volte sette”.

Gigli rossi: ci ricordano la regalità del cristiano, cioè la regalità del servizio fino al dono della vita. Il rosso è il colore riservato alle celebrazioni dello Spirito Santo.

Su un piedestallo, anch’esso fiorito, è posta l’ampolla con il Sacro Crisma, olio profumato con cui i cresimandi saranno unti per essere impregnati del profumo di Cristo.

Isaia 11,1-2
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.

Non c’è la pietà, in quanto, la versione corrente è fatta direttamente dal testo ebraico. Invece la versione dei settanta in lingua greca, la versione più diffusa al tempo di Gesù e anche quella commentata dai padri della Chiesa, aggiunge alla conoscenza (scienza) anche la pietà.