Gruppo ecumenico

(a cura di Pina Grasso)

Il gruppo è nato quando al Vianney era parroco don Aldo Bertinetti, cioè nella seconda metà degli anni ’80. Non eravamo neppure consapevoli di ciò che sarebbe derivato dal primo incontro con il pastore valdese Rivoir. Non fu un incontro di preghiera, ma culturale, su un tema allora poco conosciuto nelle parrocchie cattoliche: fu lì il germe da cui si sarebbe poi sviluppato il futuro “gruppo ecumenico”. Ad esso seguirono altri incontri a tema a più voci, con la partecipazione prevalente di cattolici e valdesi, ma anche di battisti, avventisti e ortodossi; ci si riuniva in chiesa.

Risalgono a quel periodo anche gli incontri con rappresentanti di altre confessioni religiose monoteiste: Roberto Colombo, allora rabbino capo della comunità ebraica di Torino e Mohamed El Souci, all’epoca capo della comunità musulmana di Torino. Ogni incontro iniziava con un canto di introduzione al tema trattato, poi si rifletteva su un testo biblico, attualizzato e reso vivo dagli interventi esperienziali di laici e religiosi, di figure di spicco del mondo del volontariato torinese e non solo, come don Luigi Ciotti e Lia Varesio, fondatrice e anima della “Bartolomeo & C”, medici, cappellani ospedalieri e altri ancora. Per finire, un canto. Successivamente nacque un vero e proprio Gruppo, che si riuniva mensilmente nel salone parrocchiale ma a quel tempo non ci rendevamo conto di aver iniziato al Vianney un’avventura che sarebbe durata negli anni e che continua ancor oggi; la maggior parte di quel gruppo originario fa ora ecumenismo in Paradiso.

Nel corso di un paio di anni, negli incontri mensili si andò sempre più privilegiando la realtà dell’ecumenismo che da secoli interpella i Cristiani. Ecumenismo non significa uniformità ma valorizzazione di ciò unisce tutti: essere discepoli di Cristo. Così, inconsapevolmente, ma certo per grazia di Dio, il Gruppo Ecumenico è diventato una bella realtà del Vianney.

“Gruppo” è una parola che spesso coincide con “chiusura agli altri”, invece il “nostro” gruppo è da sempre pronto ad accogliere tutti e ad offrire a tutti nuove esperienze e proposte di fede, con al centro la Bibbia. Esso ha preso particolare vigore con Giuseppe Platone, allora pastore titolare della Chiesa Valdese di Torino; per molti anni (e fino a quando è stato scelto per ricoprire il medesimo incarico a Milano) ha dato il suo valido contributo a partire dall’esame della Charta Oecumenica europea del 2001, documento essenziale per vivere il Cristianesimo nelle sue varie espressioni.

Negli anni successivi gli incontri hanno visto la fattiva partecipazione del pastore Mauro Pons e successivamente del pastore Franco Tagliero. Poi, da alcuni anni a questa parte, sono stati arricchiti dalle meditazioni sui testi biblici di Maria Bonafede, già moderatrice della Tavola Valdese e attualmente pastora titolare della Chiesa Valdese di Torino, persona di grande cultura ma soprattutto di grande umanità.

La guida cattolica è sempre stata don Aldo Bertinetti, fra i primi a credere nell’ecumenismo e preziosa guida spirituale per più generazioni, il quale, solo da due anni, ha lasciato l’incarico al nostro attuale parroco don Beppe Barbero, che ha già avuto modo di farsi apprezzare in questo suo nuovo compito.

Per concludere, ciò che caratterizza il Gruppo Ecumenico è la sua apertura a tutti, è il mettere in luce ciò che ci unisce (pur nella consapevolezza delle diversità, ancora esistenti, fra cattolici, protestanti e ortodossi) e valorizzare ciò che è veramente essenziale: la medesima fede in Cristo che ci accomuna, affinché si realizzi ciò che Gesù stesso chiede al Padre nella preghiera che precede la sua passione, morte e resurrezione: “Padre santo, custodiscili nel tuo nome perché siano una cosa sola”(Gv 17,11).


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