Triduo Pasquale

 

La vita di Gesù si è svolta in anni, mesi e giorni, ma alcuni degli eventi principali della vita di Gesù sono anche un unico evento e in modo del tutto speciale l’evento che più di ogni altro è un unico evento è la morte-risurrezione di Gesù, non una senza l’altra.

La liturgia della Chiesa ci fa celebrare e meditare in tre giorni l’evento centrale della vita di Gesù e della fede dei cristiani: il mistero pasquale, la morte e la risurrezione di Gesù.

Mistero non significa misterioso, ma significa realtà invisibile ai nostri occhi umani, ma accessibile attraverso i segni della fede.

Noi tutti siamo molto affezionati alla Messa di mezzanotte di Natale, di cui abbiamo tanti bei ricordi e anche avvolti di poesia: la notte, la neve, i doni, il pranzo di Natale in famiglia, ma la più importante e grande festa cristiana è la Pasqua.

La Veglia pasquale era caduta in disuso ed è stata ripristinata da Pio XII nel 1955.

Sono passati più di cinquant’anni, ma, ovviamente, il primato della notte di Pasqua non è ancora ben radicato in tutti i cristiani.

Prima della pubblicazione del messale di Paolo VI nel 1969, in molti luoghi, specialmente nelle campagne, le campane suonavano la Risurrezione nella tarda mattinata del Sabato Santo e tutti correvano a lavarsi gli occhi alla fonte d’acqua più vicina.

In senso stretto e cronologico il Triduo pasquale comprende il Venerdì Santo, il Sabato Santo e la Domenica di Pasqua; il Giovedì Santo è come una introduzione al senso della passione, morte e risurrezione di Gesù nella celebrazione della cena del Signore.

Quest’anno l’impossibilità di partecipare fisicamente alle celebrazioni della Settimana Santa ci costringe a vivere in un modo inedito:

  • la parola di Dio
  • i segni delle celebrazioni liturgiche
  • la scansione in tre giorni del mistero pasquale

Il Triduo pasquale è un tutto unitario. In esso celebriamo il Cristo morto (Venerdì Santo), sepolto (Sabato Santo) e risorto (Veglia e Domenica di Pasqua).

Bene ce lo trasmette san Paolo nella prima lettera ai Corinzi:

A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno, secondo le Scritture (1Cor., 15, 3-4).

Tutto il Triduo pasquale è una unica grande liturgia che si celebra in tre giorni, attraverso la quale entriamo nel cuore del mistero di Dio, così come ci viene rivelato in Gesù Cristo.

L’offerta che Gesù fa di se stesso sulla croce ci viene proposta dalle celebrazioni attraverso dei segni, di cui i principali sono la Parola e lo spezzare il pane, affinché di generazione in generazione non si smetta mai di attingere a questa sorgente di vita nuova che il Triduo ci propone e ripropone.